Le più grandi rivoluzioni iniziano sempre da un piccolo gesto
Tutti conosciamo la piccola e forte Greta Thunberg, sedicenne attivista svedese che lotta per scuotere i politici del mondo per adottare misure che preservino e proteggano l’ambiente e, quindi, il futuro dell’umanità. La sua fama è cresciuta nel tempo e in questi giorni non si parla d’altro. Ma la sua lotta è cominciata già da tempo, nel 2018, con una “semplice” presa di posizione, decidendo cioè di non andare a scuola fino alle successive elezioni legislative del suo paese, a causa delle forti ondate di calore e degli incendi spaventosi che distrussero i boschi svedesi durante l’estate.
Greta è rimasta seduta davanti al parlamento svedese ogni giorno, rinunciando ad andare a scuola per sensibilizzare il governo, affinché riducesse le emissioni di anidride carbonica come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico mai di fatto rispettato. Nasce così il movimento studentesco internazionale denominato “Fridays for Future”, che agisce ormai non solo in Svezia ma anche in altri paesi del mondo (Germania, Italia, Paesi Bassi, Finlandia, Australia, Danimarca) dove ragazzi di ogni età, ogni venerdì, scelgono di far sentire la propria voce per difendere e tutelare il proprio futuro e quello della Terra, fin troppe volte trascurato o ignorato dagli ‘adulti’.
Venerdì 19 aprile, nella grande manifestazione dei “Fridays for Future” tenutasi a piazza del Popolo a Roma, Greta ha detto:
“Ho accettato di essere qui perché ho avuto la grande opportunità di poter lanciare un messaggio e di parlare ai giovani che condividono le mie stesse preoccupazioni a proposito della crisi climatica. Ai giovani europei che lottano per il futuro dico che devono continuare a farlo, perché stanno facendo un grande lavoro. Penso che stiano scrivendo una pagina di storia contemporanea e devono essere molto orgogliosi per quello che stanno facendo”.
L’esempio di Greta ci ha insegnato un’importante lezione:
- La responsabilità individuale. Ognuno di noi può e deve agire responsabilmente e attivamente per contribuire a migliorare e influenzare la società che ci circonda. Non è un’impresa impossibile o una battaglia degna di Guerre Stellari, si tratta semplicemente di scegliere di fare la propria parte ogni giorno, di preoccuparsi e attivarsi non solo manifestando in piazza, ma anche impegnandoci in modo costante nelle piccole cose, come, ad esempio, evitando di gettare spazzatura di ogni tipo in strada o sui prati, evitando l’utilizzo spasmodico di plastica, insomma, avendo cura della terra sulla quale viviamo; e non solo: aiutando e difendendo un compagno in difficoltà, intrattenendo relazioni sane… immaginate se tu, io, noi e altri ci impegnassimo ogni giorno a migliorare la nostra attitudine di vita e di conseguenza l’andamento della nostra società: sarebbe una reazione a catena non distruttiva, ma costruttrice di un futuro luminoso in cui i ragazzi hanno espresso e messo a frutto la propria voce! Ci sono mille cause, mille battaglie che possiamo combattere nel nostro quotidiano, non farti scappare l’opportunità di essere un guerriero che conquista per la sua generazione!
- L’indifferenza non ci riguarda. Quante volte ci hanno detto che siamo indifferenti? Quante volte ci hanno dato dei superficiali, ignoranti, vuoti, con gli occhi perennemente fissi sullo schermo di un telefono o di una tv? È tempo di dimostrare che l’indifferenza e la superficialità non ci riguardano, che siamo consapevoli del tempo in cui viviamo e che siamo desiderosi di muovere i primi passi verso una realtà che garantisca alla nostra generazione di poter condurre la propria vita senza preoccupazioni e senza il timore di una vita precaria, senza futuro.
Io non vedo l’ora di cominciare. E tu?
Samanta