5 cose che avresti voluto chiedere a uno studente di Ingegneria Elettrica
Ruben ha 25 anni e viene da Foggia, Puglia. Nel 2013 ha deciso di lasciare il Politecnico di Bari per andare a Milano a studiare Ingegneria al Politecnico e per stare con la sua fidanzata. Dopo 5 anni di Milano, un amore (ahimè) finito e tante altre esperienze è quasi arrivato alla fine del suo percorso di studi. Ruben è un tipo che non puoi non notare: 1 metro e 60 di dinamismo, profondità e tanta voglia di vita. Ogni tanto mi chiedo come ci stiano tutte le sue qualità in uno spazio così piccolo.
Ruben, perché hai scelto ingegneria elettrica?
Da piccolo ero un super appassionato di tutti i giochi che mi permettessero di risolvere problemi e realizzare quello che avevo dentro. Chissà…magari i miei genitori si sono indebitati per comprarmi tutti i Lego che avevo! Questa attitudine mi ha sempre caratterizzato e ho cercato occasioni per poterla sviluppare. Per questo all’ultimo anno di Liceo mi sono indirizzato abbastanza velocemente su Ingegneria. La scelta del corso di laurea in Elettrica è arrivata poi soprattutto grazie ai preziosi consigli di un mio amico che mi ha fatto capire le possibili prospettive future lavorative per chi fa questo tipo di studi.
Parliamo di matematica. E’ così importante nel tuo corso di studio?
Sicuramente lo è ma…penso che sia la logica la vera chiave per riuscire. Gli esami di matematica sono super tosti anche per uno come me che pensava non aver problemi nel risolvere problemi. L’esame di analisi 1 l’ho rifatto 4 volte mentre analisi 2 ho fatto 2 volte lo scritto e 1 volta l’orale. Insomma, una faticaccia.
Qual è la cosa più bella e la cosa più brutta del tuo corso di laurea?
La cosa più bella è che spremi così tanto il tuo cervello che scopri di avere delle risorse che non potevi immaginare. Un’altra cosa interessante è che puoi personalizzare il tuo percorso di studi scegliendo le materie che più ti interessano anche se, nell’affrontare questo percorso, c’è stato comunque il bisogno di dover affrontare materie, soprattutto all’inizio, che non sono proprio interessanti e delle quali non si capisce bene l’utilità futura.
Ma se mi salta la luce in casa, cosa devo fare?
Ahahah me lo chiedono tutti ma in realtà non sono un elettricista! Diciamo che in “cavi” non me la “cavo”. Ti faccio un esempio di quello che faccio: io mi potrei occupare della progettazione di impianti eolici in un dato sito. Per farlo bisogna intanto effettuare delle rilevazioni anemometriche (da cui ricavare la curva di distribuzione del vento). In base a tali dati puoi quindi sapere quale tipo di turbina scegliere, che ne so: ad asse verticale, ad asse orizzontale, bipala, tripala etc. Poi le confronti le varie curva di poten..
Ok ok basta ti credo. Ultima domanda: cosa consiglieresti a un ragazzo che si vuole iscrivere a Ingegneria Elettrica?
Per quanto sia difficile, non devi farti limitare se non sei bravo in matematica. Non è così totalizzante. Perché se sei un tipo curioso a cui piace scoprire come funzionano le cose le varie difficoltà si superano; anzi! Proprio vedere che la matematica “funziona” realmente ti porterà ad apprezzarla un po’ di più (giusto un po’ ;P). E poi predisponiti anche a studiare tante ore e a portare al limite le tue capacità. Tieni sempre in mente la visione finale perché le possibilità che avrai con le competenze che acquisisci con questi studi sono davvero pazzesche.